La pallavolo è uno degli sport di squadra più amati di sempre, ma le sue regole sono precise e per giocare a questo sport occorre conoscerle a fondo. Tra i movimenti che è impossibile ignorare compaiono i fondamentali d’attacco, importantissimi per portare a casa una partita di pallavolo.
Ecco dunque tutti tipi di azioni d’attacco che ogni giocatore professionista (ma anche gli amatoriali) deve conoscere per poter giocare una partita nel pieno delle sue potenzialità.
Che cosa viene considerato un fondamentale di attacco?
In una partita di pallavolo il “fondamentale” è un’azione specifica messa in atto dal giocatore in prima persona. Il perché di questo termine è legato proprio all’importanza di queste azioni che diventano – letteralmente – fondamentali nella conoscenza tecnica di ciascun pallavolista, indipendentemente da quale sarà il loro ruolo in campo.
I fondamentali, nel complesso, sono cinque: il palleggio, il bagher, il servizio, il muro e l’attacco. I fondamentali d’attacco, nello specifico, sono quelli che hanno lo scopo di far guadagnare un punto alla squadra mandando il pallone nella metà di campo avversaria.
Qualunque azione che mandi la palla in campo avversario, quindi, è ritenuta un colpo d’attacco, specialmente se prevede il salto del giocatore il quale, schiacciando da sopra la rete e mirando alla metà di campo della squadra antagonista, potrà dare alla palla una traiettoria verso il basso.
L’attacco, infatti, deve seguire alcuni principi:
- colpire il più in alto possibile;
- colpire con la massima forza;
- diversificare i colpi;
- essere preciso.
I principali movimenti d’attacco nella pallavolo: schiacciata, pallonetto e smorzata
La schiacciata
Tra i fondamentali di attacco, in pole position troviamo certamente la schiacciata, una delle azioni più famose della pallavolo. Questa azione viene eseguita con forza (e con una sola mano) dal giocatore attaccante, il quale mira a far punto impedendo agli avversari di prendere la palla prima che questa tocchi terra o che vada fuori campo.
Per eseguire una buona schiacciata non basta un’ottima elevazione, certamente importante, ma occorrono tre (o spesso anche quattro) passi di rincorsa: la rincorsa, infatti, è un’importante fase preparatoria che avviene prima di colpire la palla con mano ben aperta e braccio a massima estensione.
Il pallonetto
Il pallonetto, nella pallavolo, è una sorta di palleggio che viene eseguito con una sola mano per far “passare” la palla al di sopra del muro o di lato, spiazzando l’avversario.
In genere, il pallonetto è una risorsa dell’attacco per sorprendere una difesa, che è già pronta a ricevere un’azione di una certa potenza come, ad esempio, una schiacciata. È un ottimo modo per far mantenere il controllo della palla alla propria squadra, dando tempo e opportunità diverse all’alzatore.
La smorzata
Si parla di smorzata per indicare quel colpo che, letteralmente, smorza il rimbalzo della palla, facendola ricadere a terra.
Anche questo tipo di attacco viene eseguito, con sapienza, per sorprendere la squadra avversaria, come “una finta”. Il tipo di preparazione richiesta dalla smorzata è simile a quella della schiacciata, con una traiettoria del pallone però piuttosto breve.
L’attacco in fast
Se si vuole invece parlare di tecniche d’attacco, è impossibile non analizzare la fast, che viene eseguita dal giocatore con ruolo centrale in primo o secondo tempo e si contraddistingue per il caratteristico stacco a un solo piede. Usata agli inizi sia nella pallavolo maschile che femminile, è ormai usata prettamente in campo femminile.
Spesso, la sua celerità riesce a eludere la successiva azione del muro avversario, anticipandola, e dunque è per questa ragione che anche l’attacco in fast si qualifica come attacco “a sorpresa”.
Questo tipo di tecnica, però, può essere messa in campo esclusivamente da giocatori destrorsi, con una particolare rincorsa che da sinistra va in direzione opposta, appena dietro l’alzatore (tecnica non applicabile nel caso di pallavolisti mancini).
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