Le categorie della pallavolo in Italia

categorie pallavolo femminile

Che si giochi nel settore maschile o in quello femminile, per arrivare ai vertici nel volley bisogna fare un bel po’ di gavetta. Si comincia dalla base per poi, in seguito all’esperienza nel settore giovanile, fare l’ingresso in una squadra che gioca in un campionato: ma quali sono esattamente le categorie della pallavolo maschile e femminile nel Bel Paese? In realtà, sono numerose, perché la pallavolo è uno sport molto amato in Italia: praticato anche dai più piccoli nelle scuole e nelle palestre, ci ha permesso nel tempo di costruire una Nazionale che è riuscita a distinguersi nelle principali competizioni internazionali. 

A cominciare dagli uomini, che a partire dal 1989 hanno dato il via a una serie incredibile di vittorie negli anni ’90 con la “generazione di fenomeni” allenata da Velasco, proseguita negli anni fino alla vittoria dell’Europeo nel 2021 e del Mondiale nel 2022.  Per le donne ci è voluto un po’ più di tempo dopo la vittoria nel mondiale 2002, ma finalmente negli ultimi anni si è creato un gruppo giovane e ambizioso che ha guadagnato l’argento mondiale nel 2018, il bronzo nel 2022 e l’oro europeo nel 2021. Vediamo allora insieme come si arriva a giocare per i Mondiali e quali sono tutte le categorie della pallavolo, femminile e maschile, attraverso le quali bisogna passare prima di arrivarci. 

Le varie divisioni della pallavolo femminile e maschile

Per quanto riguarda le giovanili, che sono il vero motore della pallavolo, troviamo il minivolley per i minori di 12 anni, poi nel femminile troviamo le seguenti categorie: U12, U13, U14, U16 e U18. Nel maschile, invece, dopo il minivolley ci sono le seguenti categorie: U13, U15, U17 e U19.

Dopodiché, ci sono tre serie, chiamate Divisioni, suddivise in Prima, Seconda e Terza e gestite dai comitati provinciali. Capita però che si arrivi solo alla Seconda (e non ci sia la Terza) in quelle province in cui non c’è un alto numero di giocatori. 

A un vertice più alto delle divisioni si trovano la Serie D e la Serie C, gestite dai Comitati Regionali FIPAV; solo salendo ancora di un gradino si trovano le prime differenziazioni tra le categorie di pallavolo femminile e quelle maschili. Per queste ultime, a partire dalla stagione 2016/17 è stata creata la serie B unica, che ha accorpato le vecchie B1 e B2, rimaste invece in campo femminile. Arrivati alle vette del volley, troviamo per gli uomini le serie A1, A2 e A3, mentre per le donne le sole A1 e A2, di competenza della Lega Italiana Pallavolo Serie A e della Lega Volley Femminile

Le categorie della pallavolo femminile

Per quanto riguarda il campionato di pallavolo femminile, il massimo torneo nazionale è il campionato di serie A, organizzato, su mandato della FIPAV (la Federazione Italiana Pallavolo) dalla Lega Pallavolo Serie A femminile. Si suddivide nelle sopracitate serie A1 e A2 e la squadra che vince il campionato di serie A1 è proclamata Campione d’Italia.

Dalla stagione 2014/15, la serie A1 comprende 12 squadre e si articola in due fasi, la regular season, in cui i 12 team si sfidano tra loro e durante la quale vengono proclamate le 8 squadre che prenderanno parte alla fase successiva e quelle che invece verranno retrocesse in serie A2, e i play-off scudetto, organizzati in quarti di finale, semifinale e finale: il team che si aggiudica tre delle cinque gare di finale è eletto Campione di Italia e ha il diritto di cucire lo scudetto sopra la maglia. 

Non è però finita qui: le squadre più meritevoli, cioè quelle che si sono posizionate ai vertici della classifica del campionato, si qualificano alle competizioni europee per la stagione successiva, cioè la CEV Champions League, la Coppa CEV e la Challenge Cup. 

La differenza tra regular season e play-off scudetto si ritrova anche nella serie A2, strutturata da qualche anno in due gironi. In questo caso, i team che si sono distinti nella regular season hanno la possibilità di fare il proprio ingresso nella serie A1, mentre le altre vengono retrocesse in serie B1. Per quanto riguarda invece i play-off scudetto, la vincitrice di due delle tre gare di finale ottiene la seconda promozione in serie A1. 

La serie A per la pallavolo maschile

In ambito maschile, invece, la serie A si divide in: 

  • SuperLega, divisa – come l’A1 femminile – in regular season e play-off scudetto. Le prime otto squadre a classificarsi possono accedere alla Coppa Italia di SuperLega e le migliori in assoluto possono accedere alla Champions League, alla Coppa CEV e alla Challenge Cup; 
  • La serie A2, su girone unico e composta da 14 squadre, che si sfidano anche loro in due fasi, dette regular season e play-off promozione; 
  • La serie A3, al cui interno giocano 28 squadre, 14 nel girone bianco e 14 in quello blu. 

Il ruolo delle società pallavolistiche in Italia

Circa le categorie della pallavolo femminile e maschile in Italia è importante sottolineare che le diverse società pallavolistiche partecipano ai diversi campionati nazionali e regionali in base ai diritti sportivi ottenuti durante la stagione precedente che, di conseguenza, possono essere scambiati con quelli di altre società. Si tratta di un vero e proprio sui generis che distingue il mondo del volley da quello di altre discipline sportive: nella pallavolo, ogni società può detenere diritti sportivi partecipando, anche con atleti diversi, a più campionati. Unica condizione è che, dalla serie A alla C, i campionati non siano contigui tra loro.