Beach volley e pallavolo sono la stessa cosa? Benché abbiano caratteristiche simili, in realtà si tratta di due discipline diverse sotto molteplici punti di vista, dal campo da gioco al numero di giocatori, fino al ruolo che svolgono. Scopriamo allora in cosa consiste la differenza tra beach volley e pallavolo.
Il campo da gioco: la prima differenza tra beach volley e pallavolo
La prima evidente differenza tra beach volley e pallavolo è legata al campo da gioco: chi gioca a pallavolo lo fa solitamente in un palazzetto dello sport o sul taraflex, mentre invece il beach volley si pratica sulla sabbia, sia all’aperto che indoor nei periodi freddi invernali. Di conseguenza, i giocatori di beach volley sono abituati a disputare i match con diverse condizioni climatiche, dal solleone alla pioggia battente e, in alcuni casi, persino con la neve, tutti fenomeni che possono alterare la consistenza della sabbia. Con la pioggia, per esempio, la sabbia si appesantisce, rendendo più difficili i movimenti per i giocatori.
Le differenze riguardo il campo da gioco non si riferiscono solo alla tipologia di terreno ma anche alle misure del campo stesso:
- nella pallavolo è diviso in due quadrati di 9×9 metri;
- nel beach volley è di 8×8 metri.
Non solo: nel beach volley, il campo da gioco misura 16 metri di lunghezza e 8 di larghezza ed è circondato da una zona libera che deve essere larga almeno 3 metri. Il terreno di gioco è delimitato da quattro linee, due laterali e due di fondo, incluse nelle dimensioni totali del campo. È importante che le linee siano delineate con una tonalità contrastante rispetto alla sabbia, in modo da offrire una migliore visibilità. Ogni linea è larga dai 5 agli 8 cm e non sono presenti linee centrali.
Un pallavolista diventerà mai un beacher?
Un’altra evidente differenza riguarda il numero di giocatori: nella pallavolo giocano in sei, mentre nel beach volley in due. Prima di indagare in che altre modalità si articola la differenza tra pallavolo e beach volley, togliamoci una curiosità: un pallavolista diventerà mai un beacher?
In realtà, un tale salto di disciplina è piuttosto difficile da compiersi, anche se, soprattutto nella prima generazione di beacher, erano tanti gli atleti che alternavano l’attività indoor con quella del beach. Oggi invece la stagione di beach con l’ausilio di campi coperti e riscaldati prevede l’attività 12 mesi su 12. Di conseguenza c’è una demarcazione più netta fra chi gioca a pallavolo e chi invece a beach volley. In più, mentre nella pallavolo i ruoli sono molto definiti e ogni giocatore è altamente specializzato, nel beach volley ciascun membro della coppia è versatile e deve essere in grado di compiere al meglio tutti i fondamentali della disciplina. L’unica specializzazione che si riscontra in chi gioca sulla sabbia riguarda la divisione di ruoli tra giocatore di muro e giocatore di difesa.
Le differenze nella preparazione atletica
Un’altra differenza tra pallavolo e beach volley riguarda la preparazione atletica. Non dimentichiamo che la sabbia è un terreno di gioco più difficile e dunque i diversi spostamenti richiedono un maggior dispendio energetico. Di conseguenza, i set nel beach volley sono più brevi rispetto alla pallavolo: se ne contano in totale 21, più l’eventuale tie-break a 15, mentre nella pallavolo sono 25, a cui si aggiunge il tie-break a 15.
Nel beach volley, inoltre, i tempi sono più ristretti anche nei tornei. Ogni coppia può giocare fino a tre match al giorno, regola che riduce i tempi di studio degli avversari accrescendo parallelamente lo spirito di adattamento dei giocatori. In pochi scambi, devono poter inquadrare le peculiarità della squadra sfidante e sfruttare al massimo le proprie capacità.
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Un’altra differenza importante è legata al ruolo dell’allenatore, che nella pallavolo è molto incisivo, basti pensare ai vari time out e alla scelta oculata dei cambi. Nel beach volley, invece, il coach non interviene mai e assiste al match dagli spalti. Chi dunque chiama time-out e cambi? Il primo giocatore della coppia, che pertanto deve dimostrarsi non solo versatile e adattabile ma anche lucido e attento ai dettagli.
Un’ultima differenza tra beach volley e pallavolo: il pallone
La differenza tra pallavolo e beach volley non si ferma ai punti sopraelencati, ma riguarda anche i dettagli, come per esempio il pallone da gioco. Nel beach volley, infatti, quest’ultimo è:
- ricoperto da un materiale impermeabile all’acqua;
- di poco più grande rispetto a quello da pallavolo (misura dai 66 ai 68 cm contro i 63-65 di quello di pallavolo);
- gonfiato a una pressione minore, che varia dai 171 ai 221 hPa (quello di pallavolo, invece, deve avere una pressione interna di circa 3 hPa).
Il peso, però, deve essere uguale, e deve quindi aggirarsi tra i 260 e i 280 grammi. Nel nostro shop, puoi trovare due modelli d’eccezione per entrambe le discipline: il MIKASA BV550C, pallone da gioco ufficiale delle Olimpiadi di Parigi 2024 per il beach volley, e il MOLTEN V5M5000 per la pallavolo, con la tipica colorazione tricolore