Il pallone da pallavolo: com’è fatto, quanto pesa e come scegliere quello giusto

esempio di pallone da pallavolo mikasa V200W

Il volley è un gioco molto articolato, in cui contano non solo tecnica e tattica, ma anche gli strumenti. O, meglio, lo strumento per eccellenza: il pallone. Scopriamo allora come è fatto un pallone da pallavolo, quali sono le sue caratteristiche ufficiali, come prendersene cura al meglio e come scegliere quello giusto.

Le caratteristiche del pallone da pallavolo

I palloni da volley sono realizzati in cuoio sintetico, un materiale che ne garantisce un’ottima resistenza agli impatti e, al tempo stesso, assicura velocità e precisione. Per quanto riguarda le misure del pallone da pallavolo, ne esiste una sola ammessa nelle competizioni ufficiali: la misura 5, che corrisponde a una circonferenza di circa 65 cm. Tuttavia, per l’allenamento dei giocatori più giovani è ammessa una misura inferiore, la numero 4. Il diametro del pallone da pallavolo di taglia 4 è compreso tra i 18 e i 20 cm, mentre quello del pallone di taglia 5 è compreso tra i 20 e i 22 cm.

Veniamo ora al peso del pallone da pallavolo, che invece varia in base al target di riferimento: per i bambini under 10 è compreso tra i 200 e i 220 grammi; per gli adolescenti tra i 10 e i 15 anni, invece, è consigliabile un modello del peso tra 220 e 250 grammi, mentre per gli over 15 si raccomanda un pallone del peso tra i 260 e i 280 grammi.

Come scegliere il pallone da pallavolo? I fattori da considerare

I migliori palloni da pallavolo sono quelli che meglio si adattano alle diverse esigenze. Per capire quale pallone scegliere per pallavolo, infatti, è necessario tenere in considerazione alcuni fattori chiave, a cominciare dall’ambiente di gioco: dove si giocherà la partita? In spiaggia o in un ambiente chiuso? Il secondo elemento da valutare riguarda il livello di gioco: per l’allenamento, come abbiamo visto, è possibile optare per un pallone dalle dimensioni più contenute, mentre i giocatori esperti o comunque quelli che partecipano a competizioni ufficiali devono attenersi alle dimensioni del pallone da pallavolo conformi agli standard. Riguardo a come riconoscere un pallone di pallavolo perfetto per le proprie esigenze è anche importante maneggiarlo, testandone comfort e tocco: per questo è essenziale provare diversi modelli e optare per quello che più si adatta al proprio stile di gioco.

Ancora indecisi su quale pallone scegliere? Nella nostra categoria di palloni da pallavolo se ne trovano per tutte le necessità. Tra i più gettonati, i modelli Mikasa V200W, oppure il modello VT500 (perfetto in particolare per il ruolo del palleggiatore e dal peso speciale di 500 gr) e il modello VS170W, il pallone da pallavolo ideale per principianti bambini.

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Manutenzione e durata: come prendersi cura del pallone da volley?

Per quanto riguarda l’aspetto relativo alla manutenzione è innanzitutto fondamentale considerare la corretta pressione del pallone da pallavolo, che deve essere compresa tra 0,25 e 0,3 bar, a seconda del modello. La pressione determina anche la velocità del pallone da pallavolo, poiché se è vicina a 0,3 bar una volta colpito il pallone riuscirà a spostarsi più rapidamente in aria e anche su una distanza più lunga. In ogni caso, per capire quanto deve essere gonfio un pallone da pallavolo basta controllare la pressione da rispettare indicata sul pallone stesso all’altezza della valvola.

Per permettere un gioco di qualità, dunque, è fondamentale che il pallone da volley sia gonfiato correttamente, anche perché in questo modo se ne rallenta l’usura. Un pallone sgonfio, inoltre, risulterà anche più pesante, meno stabile in aria e incapace di garantire precisione nelle traiettorie. Come gonfiare un pallone da pallavolo? Semplicemente con una pompa manuale o elettrica.

Sempre in tema di cura e manutenzione, il pallone da volley dovrebbe essere conservato in un luogo con una temperatura di circa 15°C. Riguardo invece a situazioni come aggiustare un pallone da pallavolo bucato o come pulire il pallone da pallavolo, è sufficiente seguire alcune semplici indicazioni. La pulizia può essere effettuata semplicemente con acqua e detergente neutro, mentre in caso di forature è meglio rivolgersi a un professionista o cambiare pallone (dipende dalla gravità del danno); solo in caso di assoluta emergenza si può provare a tappare il buco, ad esempio, con una piccola quantità di mastice.